Questo lavoro ha come incipit gli scritti di Paul Klee riguardanti le sue lezioni alla Bauhaus, una riflessione sul rapporto fra i colori primari secondari e terziari, le loro relazioni e la possibilità di rendere questi rapporti linee con una propria spazialità e una propria fisicità. Un disegno bidimensionale che acquista ombre, crea spazi, muovendosi fra cespugli, alberi e terra, al suono di un ritmo interno e non udibile.

Uno spazio costruito attraverso 3 diversi moduli di legno, le aste, 3 colori primari e le relative declinazioni cromatiche e 3 moduli di ceramica, i giunti.  Una struttura  sospesa da terra di circa 20 cm la cui geometria è data dall’incrociarsi dei medesimi colori che sfumano poi nei loro complementari.

Confini cromatici aperti sul paesaggio.